Quando lo Stress fa paura

Il termine stress indica la risposta dell'organismo a compiti di diversa natura che la persona valuta come eccessivi rispetto al proprio equilibrio abituale, e che pertanto necessitano di sforzi cognitivi e comportamentali che richiedono una grande energia.

La risposta da stress comporta una serie di modificazioni corporee e psicologiche legate all'attivazione del sistema nervoso autonomo, del sistema endocrino e del sistema immunitario: è una reazione normale, necessaria per affrontare prove faticose e cambiamenti importanti, e ritrovare un sano equilibrio.

 

Possono essere stressanti sia eventi negativi (come perdere il lavoro) sia eventi positivi (come la nascita di un figlio): entrambi richiedono che la persona riorganizzi la propria vita in maniera radicale e si impegni attivamente per adattarsi alla nuova situazione (es. trovare un nuovo lavoro; organizzare diversamente il tempo per occuparsi del bambino).

 

Il livello di stress dipende dalla valutazione soggettiva che la persona fa della situazione: per esempio, per alcune persone possono costituire un forte stress attività che per altre persone non sono così snervanti, come un trasloco o la preparazione di un esame. Ad ogni modo, è chiaro che certe situazioni, come quelle appena citate, comportino normalmente una certe dose di stress.

 

Tuttavia, quando la reazione da stress è troppo intensa, si ripete frequentemente o si protrae nel tempo, le modificazioni psicofisiologiche possono divenire stabili e predisporre la persona a sviluppare problematiche fisiche o psicologiche.

 

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) identifica, fra le sindromi correlate allo stress, i Disturbi dell'Adattamento, quadri di sofferenza emotiva (che possono comprendere problematiche ansiose, depressive e/o comportamentali) che insorgono entro tre mesi dall'insorgenza dell'evento stressante, sono sproporzionati rispetto a quest'ultimo e/o limitano significativamente la persona nello svolgimento delle sue attività quotidiane.

 

La valutazione soggettiva dello stimolo stressante e della capacità di affrontarlo efficacemente è centrale nel determinare il peso e gli effetti che un evento stressante avrà sulla singola persona.

 

Solo un esempio: una persona che è stata sempre svalutata dai genitori, sviluppando così la credenza patogena inconscia di essere inadeguata e immeritevole, può vivere la perdita del lavoro come una prova della sua inadeguatezza e andare incontro a una sofferenza depressiva.

 

In casi come questi, rivolgersi a uno psicologo può aiutare la persona a liberarsi dell'influsso negativo del proprio passato, per giungere a leggere l'evento stressante come una delle possibili, spiacevoli o faticose, prove che la vita ci pone, e che possono essere affrontate e superate.

 

Dott.ssa Camilla Rugi