Post con il tag: "(superare)"



La perdita di una persona cara costringe un individuo che ne fa esperienza ad affrontare un percorso di sofferenza che assume caratteristiche molto soggettive. Molti sono gli aspetti che influiscono sulle modalità con cui elaboriamo la morte di una persona amata o la fine di una relazione importante: la nostra personalità, i nostri modi abituali di affrontare la sofferenza, le nostre esperienze passate, il contesto ambientale in cui viviamo.
Per agorafobia, termine dall'etimologia greca che letteralmente significa “fobia per la piazza”, si intende la sensazione marcata di ansia, paura o grave disagio che si attiva in situazioni in cui, in caso di malessere o imbarazzo, risulterebbe difficile fuggire oppure sarebbe scarsa la possibilità di trovare aiuto.
Il termine stress indica la risposta dell'organismo a compiti di diversa natura che la persona valuta come eccessivi rispetto al proprio equilibrio abituale, e che pertanto necessitano di sforzi cognitivi e comportamentali che richiedono una grande energia. La risposta da stress comporta una serie di modificazioni corporee e psicologiche.
La tristezza è un'emozione che normalmente si attiva in reazione a eventi che ostacolano i nostri desideri e si oppongono alla realizzazione del nostro benessere. È una risposta innata a frustrazioni, separazioni o perdite che ha una funzione protettiva, organizzativa e comunicativa. Si può rimanere a lungo tristi perché intimamente insoddisfatti di sé e privi di speranza per il futuro.
L’ansia è un’emozione normale e utile, un segnale che ci avvisa di una possibile minaccia futura e ci consente di prepararci ad affrontarla. Tuttavia, quando paura e ansia diventano troppo intense, persistenti e pervasive, perdono la loro utile funzione e si trasformano in ostacoli difficilmente superabili.